mercoledì 31 marzo 2010
Pietragavina 2000
Correva l'anno 2000, l'orienteering al tempo era incoscienza e divertimento, con la rappresentativa del liceo ci eravamo qualificati per le fasi Nazionali, avevamo vinto le Regionali correndo a Lamon, Pian del Vescovo. Eravamo io, Edoardo Dalla Pozza (nipote d'arte) e Matteo Berti (trascorsi Erebus). Ci si divertiva tanto e si capiva poco, a parte Edo. Quindi, passate le regionali, vinte da un certo Emiliano Corona, si accede alle Nazionali; si deve andare a Pavia, appuntamento a Salice Terme. Tutto il contorno fu un autentico spasso, ci integrammo bene con il resto della rappresentativa veneta e passamo bei giorni. La gara invece resta un'incognita. Dicono che i campioni trovino le lanterne anche quando non sono nel punto segnato in carta, di certo Emiliano le trovo tutte e subito, noi un pò a fatica... Dopo un 1° punto del quale non ho memoria, ricordo bene la scena al 2°, arrivo in zona punto e ci sono una ventina di persone che pascolano beatamente, il punto non c'è! Allontanandomi un pò lo trovo, era posizionato bene secondo la descrizione, fuori dal cerchietto secondo la carta. Vado a recuperare nel mucchio Matteo ed insieme andiamo a fare la gara, un bordello... Nella trance agonistica non capimmo bene il problema (evidentemente un errore di sovrastampa) ma finimmo la gara. Arrivati al traguardo era già trapelata la notizia così che gli ultimi a partire erano a conoscenza dell'inghippo! Fu quella una gara in cui vennero usate le SI CARD, bell'idea se non fosse per il crash organizzativo che portò a premiare solo le prime due classificate, prima, nella nostra categoria, una scuola toscana... odio... Solo una settimana dopo, ormai a fine anno scolastico, durante un'interrogazione in filosofia in cui stavo rimpiangendo i boschi di castagno del pavese, entra Matteo trafelato. "Abbiamo vinto" urla "hanno rifatto le classifiche e abbiamo vinto le Nazionali, siamo Campioni Italiani" io non capivo bene, al momento era più preoccupato per l'asterisco in filosofia ma fu comunque una grande soddisfazione. Per la cronaca, quell'anno l'asterisco in filosofia non me lo presi, pura pietà del professore che sfidò me ed il mio compagno a braccio di ferro: se vincevamo ci risparmiava! Vinse lui, così sfacciatamente che si impietosì...
Di quella gara non resta nient'altro che una lettera della FISO per il Liceo Lioy di Vicenza, una toppa con un leone d'argento della FISO VENETO che ho ancora sulla maglia e la carta che ho appena caricato. Ci sarebbe anche un articolo del Giornale di Vicenza che celebrò l'impresa, però il fotografo si presentò a sorpresa a scuola, motivo per cui, in quella foto sono in bermuda, infradito e hawaiana... tempi duri quelli del liceo...
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