martedì 27 settembre 2016

Campionati Italiani Orienteering 2016 - Sgonico (TS)

L'archivio di carte DOMA dice che l'ultima volta che ho preso in mano una carta è stato il 25 aprile 2016, una garetta promozionale sui Colli Berici... Tutta la primavera e l'estate sono volate tra cambiamenti lavorativi e gare di trail. Tenendo molto ai Campionati Italiani, rispolvero scarpe e bussola e si parte per il Carso. 
Complice un fastidioso torcicollo risolto solo il giovedì precedente, le aspettative sono veramente ai minimo storico, unico obiettivo della gara long è non farmi male e capire se mi ricordo come si fa orienteering... Mi piace un sacco il fatto di partire come ultimo della griglia. Con Alice si va in partenza, prendo la cartina del warm up ed è panico... passo un buon minuto a capire se la partenza segnata in carta è quella della gara o quella del warm up... imbarazzante. Trovo fortunosamente 2 lanterne e decido che la gara è sufficientemente lunga per riscaldare gambe e tecnica... Si comincia!


Il primo punto è ridicolo, il secondo meno... Mi fermo prima e capisco subito che la ruggine e la lentezza del terreno influenzeranno molto la percezione delle distanze, anche al 3° mi fermo prima e vago insicuro. Scendendo la collina verso il 4° mi sembra di non arrivare mai alla strada...

Comunque non perdo mai troppo tempo e procedo tranquillo al 5°. Sulla tratta lunga perdo il sentiero, in zona punto sono ancora incerto ma lo trovo. Finalmente qualche punto sicuro, 6°, 7°, 8° e 9°. Al 10° sbavo e vengo superato da un M40 del TOL che era comparso alle mie spalle al 5°.
Per raggiungere il 11° facciamo la stessa scelta ma passo davanti io e in lontananza intravedo Luca Rosato che punzona. Facendo scelte diverse ci rincrociamo alla 12° poi più nulla. Alla 13° arrivo basso, per la 15° mi faccio distrarre da un'altra lanterna ma sono sempre errori di poco conto (per me). 
Scendendo dalla collina verso la 100 realizzo che ho fatto una gara abbastanza regolare, mi sono divertito, il collo sta bene... non potevo chiedere di meglio!


Domenica sono nella staffetta EREBUS 3, con Fabio ed Eugenio Trevisan, corro la 3° frazione. Stesso terreno del sabato, visto che il collo regge l'obiettivo è una frazione regolare senza fare minchiate eccessive. Fabio fa un discreto lancio, Eugenio una seconda frazione eccellente e mi lancia in 31° posizione, soprattutto senza nessuno davanti e senza nessuno dietro... un'altra gara solitaria!
E così sarà. Ancora una gara regolare con una scelta discutibile per il 3° punto e molta incertezza al 9°. All'arrivo scopro di aver superato 5 squadre, resta il mistero dove e come.


mercoledì 7 settembre 2016

StrafeXpedition 2016


Una gara non preparata, senza stress, senza conoscere percorso, altimetria, ristori... Solo la compagnia è conosciuta, e quella è una garanzia! Si parte dal centro di Asiago, tromba alpina e via, neanche il tempo di scaldarsi e si sbatte sul muretto del Monte Katz... As usual Cesco, Betta e Luca sono partiti con la strategia PPIC, poco male, speriamo non deflagrino! Io e Dario camminiamo nel mucchione ma i rispettivi pit stop ci separano, mi permetto il lusso di perdere il chip e ritrovarlo immediatamente senza perdere troppo tempo. Chiacchierando con amici e conoscenti si sale lo strappo del Bivacco Stalder e poi comincia la magia. L'eterno trasferimento fino a piazzale Lozze è uno spettacolo, un saliscendi continuo tra boschetti, distese di pini mughi, prati e malghette... Cerco di tenere un ritmo continuo senza forzare, se non raggiungerò Dario e gli altri non importa, peccato ma non voglio spaccarmi prima delle cime. Per fortuna, con grande gioia, al ristoro di Piazzale Lozze c'è Dario arrivato da qualche minuto. Ci riempiamo di liquidi fino al limite, ci aspettano 16 km senza un albero, senza un ristoro... Tra racconti di viaggio arriviamo in cima all'Ortigara... e pensare che credevamo si salisse anche a Cima Caldiera. 

                             

Foto con Romeo (arrivato prima di noi alla Colonna Spezzata), qualche frizzo e lazzo ai concorrenti che hanno tagliato prima della cima e via verso cima XII. Sulla salita la situazione comincia a farsi seria, una rampa lunga e ripida, ma arrivare in cima ripaga di tutto. Foto e via verso il Portule che si intravede in lontananza...  Il fatto che si continui a scendere significa che poi si dovrà risalire... poco male, il trasferimento è piacevole e riusciamo a corricchiare... Sotto al Portule bisogna tirare un grande sospiro, un respiro e siamo su. Ora cominciano i cazzi, c'è solo discesa e bisogna cominciare a correre sempre... solo correre...

                                       


Dario si mette davanti e tira fino al ristoro dei 36km. Complici le barzellette degli Alpini decide di prolungare la sosta e mi incita a proseguire da solo. Le gambe stanno stranamente bene e provo a vedere se mi riesce di raggiungere Betta e Luca. In discesa tiro come un matto, le gambe stanno bene... cado e rotolo, mi rialzo e ricomincio a correre... 

                                           

Finalmente in lontananza intravedo la sagoma della Betta; prima la insulto mentalmente per essere partita così forte, poi lo faccio di persona, "Cazzo, Betta... la smetterete di partire come dei missili, ci ho messo 40km a raggiungerti". Saltiamo il ristoro dei 41km e su per l'ultimo ripido strappo, si chiacchiera e nonostante il trasferimento orizzontale verso Asiago appaia infinito in breve arriviamo alle contrade, e poi il Laghetto Lumera, ad Asiago ci sono già gli amici che ti spronano ed è finita. 8h e un po' di minuti... 1h meno del Durona... bene così. Dario arriva pochi minuti dopo ed inizia la festa per il 2° posto di Marta e il 6° della Betta... Grazie amici!



domenica 12 giugno 2016

Durona Trail 2016





Avendo saltato l'Ultrabericus per scelta tecnica, nonostante il parere contrario del fisioterapista, decido di iscrivermi nuovamente a questo trail che l'anno scorso non avevo corso causa infortunio.
Il tracciato lo conoscevo quasi tutto avendone percorso vari pezzi dopo il trasloco a Terrossa.
I compagni di avventura di questa sgambata sono Dario, Betta, Luca e l'esordiente Ricky che debutta nel Durona Short Trail (37km con D+ 1750mt).


Ieri mattina la partenza alle 6.30 da Chiampo, obiettivo principale arrivare divertendomi, secondariamente vorrei stare sotto le 10h (in modo che il GPS possa registrare tutto il tracciato), ci aspettano 60km con D+ 3100 mt.


Nonostante le previsioni meteo avverse non piove però i primi 15 km sembra di correrli nella giungla tropicale, fango a litri, umidità al 99%, caldo e nebbia. Alzandoci sopra il primo ristoro al Museo dei Fossili di Bolca la temperatura migliora, non la visibilità, dopo una prima parte puramente collinare il tracciato inizia ad essere interessante. Dopo lo scollinamento alla Croce di S. Bortolo inizia la discesa a Gaiga che si conclude della Valle dell'Orco (********* R. dixit) da dove si risale brevemente sino alla partenza del Durona Short Trail. Ancora discesa fino al torrente Chiampo da dove inizia la vera salita che con una prima tranche ci porterà al Rif. Bertagnoli, ristoro+giro di boa, e con una seconda parte fino alla Cima Campetto (GPM del trail). Al rif. Bertagnoli ci aspetta Cesco con le sacche del ricambio ma non ci servono, mi cambio i calzetti, mandiamo qualche messaggio rassicurante ai familiari e si riparte, sempre nella nebbia. Il passo è ancora buono ma veniamo superati dai primi atleti del percorso breve e sfottò e battute non si risparmiano. Dal ristoro di Bolca io e Dario abbia perso contatto dalla Betta e Luca in piena trance agonistica, continuiamo a salire in compagnia di Marco "Barba" Speggiorin ma prima delle creste di Cima Campetto perdiamo il contatto e procedo da solo. La discesa da Cima Marana è veloce ma non priva di insidie, alla malga sottostante intravedo la Betta da sola che riparte ma non la inseguo, mi fermo a fare acqua e a darmi una rinfrescata. Dopo pochi km di discesa vengo raggiunto da Dario e procediamo insieme sul lungo saliscendi che porta all'ultimo ristoro del Passo S. Caterina. Le gambe e la testa stanno ancora bene (solo qualche crampo risolto con un po' di stretching). Poche centinaia di metri prima del ristoro raggiungiamo la Betta e Luca che ci comunicano che la Betta è 3° tra le donne. Nel frattempo è cominciato il temporale. Luca, un po' stanco ci affida la Betta, io e Dario ripartiamo subito provando a scortarla fino al traguardo. Il trenino procede abbastanza spedito con cambi di locomotiva e incitamenti. Il tutto serve a poco perchè a 8km dal traguardo veniamo raggiunti da Cristina Zantedeschi che fila via con una velocità e leggerezza disarmanti. Possiamo quindi rilassarci e procedere allegramente anche perchè è spuntato il sole e il paesaggio è proprio bello! 
         
                                       

Dato che ho ancora un po' di birra in corpo accelero in discesa, birrino veloce a Nogarole e poi la picchiata finale verso Chiampo. Dopo pochi minuti arrivano anche Dario e Betta che per pochi secondi ha difeso il 4° posto, grandissima!!!


La festa continua con l'arrivo di Luca e Ricky che gestisce il suo debutto con una strategia da manuale, buon tempo di 5h.25'. Tutto il resto è birra, risate, birra, foto, pacche sulle spalle e birra. Mancano poco più di 40gg alla Transdhavet, l'esame di ammissione è stato superato brillantemente!
Riporto anche qui i complimenti all'organizzazione, tracciato perfetto, balisaggio più che sufficiente, ristori abbondanti e tutti i servizi giusti al posto giusto, il meteo clemente li ha premiati dopo la prima edizione poco fortunata. BRAVI!!!