giovedì 26 aprile 2012

Marcia del Donatore

 

Abbiamo corso ieri quella che all'unanimità è stata definita la più bella Marcia mai corsa sui Berici, 23 km con 600 mt di dislivello con un percentuale irrisoria di asfalto. Tanti bei sentieri, sempre ben corribili e panorami e scorci sempre nuovi. Si susseguono quindi gli allenamenti lunghi in vista di alcune gare estive che sono già state messe in calendario.


per quest'ultima vale la pena di caricare il video promozionale dell'edizione Zero...



domenica 8 aprile 2012

Tour dei Quattro Passi - Lora, Zevola, Ristele, Scagina


Appunti per provare un percorso di trail: 1. Informarsi sull’itinerario del percorso 2. Considerando che non ci sono ristori è meglio attrezzarsi con cibo e acqua. Nulla di tutto questo ho fatto ieri, l’intenzione era quella di provare il tracciato del 1° Trail dei Cimbri del prossimo 10 giugno, il tutto partendo da Pagani e scendendo a Giazza di corsa. Molto interessante il sentiero che da Malga Lobbia scende alle contrade, strettissimo e lento ma perfettamente segnato, reso solo un po’ scivoloso dal diluvio della notte precedente.





Arrivo a Giazza in 35’ e comincio la salita lungo la strada asfaltata che è anche l’inizio del Trail: parte noiosa ma si sale comodamente, al parcheggio non c’è nessuna macchina e capisco che sarà una giornata solitaria.



Inizia la salita e qui sbaglio il percorso: mi infilo su per il sentiero delle Molesse, molto ripido e poco corribile mentre il Trail procede in direzione del Rifugio Scalorbi: il cronometro mi indica 72’, le tabelle segnaletiche prevedono 1.45’ per il Passo della Lora.



La salita è veramente dura, il GPS dice che vado a 34’/km, solo per sbaglio ai ruderi delle Molesse noto la scritta sul sasso che indica la presenza di una sorgente. Prudentemente bevo poco e lentamente e poi si riparte verso il Passo.



Tratti corribili e rampe si susseguono mentre risalgo il suggestivo Vaio del Diavolo. Al Passo Lora sono 2h di strada, trovo anche una famiglia di escursionisti, troppo orgoglioso per chiedere qualcosa da mangiare mi dirigo verso il Passo Zevola, finalmente si può correre, anche se le gambe sono un po’ imballate dai 1000 mt di salita.



Il sentiero è panoramico con vista sull’Altopiano della Lessinia, alcune chiazze di neve rallentano un po’ la progressione. Al passo incontro altri 4 escursionisti ma oltre ad un saluto non mi fermo. Inizia la discesa verso il Passo Ristele, comincio a sentire la stanchezza e la sete, tiro gli occhi per cercare sorgenti ma fino al Passo della Scagina non trovo nulla.



Li mi fermo e tiro il fiato, mangio un po’ di neve, sono a 2h.30’ e le gambe sono bloccate, il sentiero di cresta che sale a Cima Lobbia lo conosco bene, il meteo è buono quindi niente panico. Arrivato a Passo Campetto penso bene di provare una variante al sentiero che 3 settimane prima alcune persone mi avevano segnalato: tracciato più diretto che segue esattamente la cresta, qualche passaggio su roccette porta alla Cima di Lobbia dove posso finalmente collassare.




Da li è tutta discesa e a Pagani il GPS dice che sono 3h.34’ per circa 21km con 1365 di dislivello e una discreta crisi di fame e sete dopo 150’, da tenere presente per le prossime uscite.



lunedì 2 aprile 2012

Monprat


Dicono una volta l'altopiano di Monte Prat fosse tutto ricoperto da pascoli. Si spiegano in questo modo gli interessanti insediamenti abitativi presenti nei boschi, che evidentemente, anni fa erano contrade circondate da prati. Sono tutte queste cose che ho scoperto ieri solo in un secondo momento, andando a raccogliere alcune lanterne, e potendo apprezzare maggiormente i paesaggi di quanto non avessi fatto in gara.

La gara, appunto: primo giorno di scuola... clima ancora festaiolo, tanto che arrivo in partenza chiaccherando amabilmente e mi perdo il mio minuto. Scavalcando affannosamente i cancelli riesco ad accendere il GPS ed allacciarmi le scarpe solo un attimo prima del primo BEEP stagionale... La carta era annunciata tosta e quindi parto prudente, sotto la linea rossa, tanto per non sbagliare...
Avendo trovato il primo, prendo prudentemente anche il 2°... soffro i punti ravvicinati e quindi giro largo. Avendone trovati due di seguito mi sento già a buon punto e per il 3° mi concedo il lusso di non guardare ne carta ne bussola, convinto di fare lo slalom tra le doline arrivo sulla strada completamente fuori rotta. Anche il 4° è lento, così il 5° e anche il 6°... però non ravano, li trovo senza esitazioni. Bene il 7°, all'8° finalmente un punto veramente tecnico... non faccio a tempo a pensarlo che mi sono irrimediabilmene perso... Alla sera, analizzando la tratta con la course planner provo ad abbozzare delle presunte giustificazioni di comodo... il GPS dice non c'ho capito una mazza. Al 9° sono ancora stordito e un piazzamento decente è compromesso... Per la 11° non comprendo il sentierino tra i muretti e scendo saltellando come un capretto da un sasso all'altro, pittoresco ma non proprio veloce... la sequenza finale è giusta, senza errori, se non il fatto di arrivare esattamente alla lanterna e non vederla perdendo qualche secondo di troppo.

PS dimenticavo la citazione dedicata a Leprotto, con la speranza che non diventi polemico e litigioso come alcuni dei trailatleti che si vedono in giro...

The best was Danieli (winner of Italy cup 2011) who made one mistake (he punched on number 20 instead 19); behind him the surprise: Michele Cera, a young orienteer of Erebus club... he hasn't experience in trailO manifestations! he made one mistake on control number 4, very easy! 3rd, 4th, 5th, was the Italy national team (Cereser, Madella, Michellotti Jr.).