domenica 8 aprile 2012

Tour dei Quattro Passi - Lora, Zevola, Ristele, Scagina


Appunti per provare un percorso di trail: 1. Informarsi sull’itinerario del percorso 2. Considerando che non ci sono ristori è meglio attrezzarsi con cibo e acqua. Nulla di tutto questo ho fatto ieri, l’intenzione era quella di provare il tracciato del 1° Trail dei Cimbri del prossimo 10 giugno, il tutto partendo da Pagani e scendendo a Giazza di corsa. Molto interessante il sentiero che da Malga Lobbia scende alle contrade, strettissimo e lento ma perfettamente segnato, reso solo un po’ scivoloso dal diluvio della notte precedente.





Arrivo a Giazza in 35’ e comincio la salita lungo la strada asfaltata che è anche l’inizio del Trail: parte noiosa ma si sale comodamente, al parcheggio non c’è nessuna macchina e capisco che sarà una giornata solitaria.



Inizia la salita e qui sbaglio il percorso: mi infilo su per il sentiero delle Molesse, molto ripido e poco corribile mentre il Trail procede in direzione del Rifugio Scalorbi: il cronometro mi indica 72’, le tabelle segnaletiche prevedono 1.45’ per il Passo della Lora.



La salita è veramente dura, il GPS dice che vado a 34’/km, solo per sbaglio ai ruderi delle Molesse noto la scritta sul sasso che indica la presenza di una sorgente. Prudentemente bevo poco e lentamente e poi si riparte verso il Passo.



Tratti corribili e rampe si susseguono mentre risalgo il suggestivo Vaio del Diavolo. Al Passo Lora sono 2h di strada, trovo anche una famiglia di escursionisti, troppo orgoglioso per chiedere qualcosa da mangiare mi dirigo verso il Passo Zevola, finalmente si può correre, anche se le gambe sono un po’ imballate dai 1000 mt di salita.



Il sentiero è panoramico con vista sull’Altopiano della Lessinia, alcune chiazze di neve rallentano un po’ la progressione. Al passo incontro altri 4 escursionisti ma oltre ad un saluto non mi fermo. Inizia la discesa verso il Passo Ristele, comincio a sentire la stanchezza e la sete, tiro gli occhi per cercare sorgenti ma fino al Passo della Scagina non trovo nulla.



Li mi fermo e tiro il fiato, mangio un po’ di neve, sono a 2h.30’ e le gambe sono bloccate, il sentiero di cresta che sale a Cima Lobbia lo conosco bene, il meteo è buono quindi niente panico. Arrivato a Passo Campetto penso bene di provare una variante al sentiero che 3 settimane prima alcune persone mi avevano segnalato: tracciato più diretto che segue esattamente la cresta, qualche passaggio su roccette porta alla Cima di Lobbia dove posso finalmente collassare.




Da li è tutta discesa e a Pagani il GPS dice che sono 3h.34’ per circa 21km con 1365 di dislivello e una discreta crisi di fame e sete dopo 150’, da tenere presente per le prossime uscite.



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