domenica 8 novembre 2009

"Alla Zonato"...


Non ho mai fatto il corso da tracciatore, le mie uniche esperienze sono un allenamento in notturna dello scorso inverno a parlare del quale i miei compagni si incazzano ancora, e i GSS 2009 il cui post è tutto un programma. Quindi ora sapete da che pulpito sto parlando; fatte le premesse devo iniziare dicendo che non mi piace correre sull'asfalto: a Feltre mi ero ritirato causa mal di schiena e anche oggi ho avuto non pochi fastidi a causa del fondo troppo duro, aggiungo dicendo che la corsa non è il mio forte (neanche la tecnica aggiungerà il mio coach) e che quindi una gara fatta all'80% di corsa "alla tapascione" non mi può divertire...
Tutto questo però non spiega il fatto che oggi io mi sia davvero infastidito a correre una gara che per formula e tracciato non mi ha per nulla soddisfatto. E' possibile che la prima vera scelta della gara arrivasse alla tratta 13-14?? E fino a quel punto che si era fatto? Io sono lento e quindi in queste gare ho molto tempo per pensare e anticipare le scelte, non so se chi viaggia ai 3min/km viene messo in difficoltà nelle scelte dalla velocità... a quanto pare no... Non analizzerò le singole tratte, una per una, chi ha corso le ha viste, per gli altri c'è la carta. Buona e divertente, invece, la farfalla, tecnicamente interessante e con lo snodo nella piazza principale dava una buona visibilità alla manifestazione. A questo punto mi chiedo se il circuito nazionale TNCS è tutto così, se è pensato per dare visibilità al nostro sport è un conto, se deve invece offrire dei contenuti tecnici, oggi se ne sono visti pochi... E' quindi, con grande umiltà e senza alcun intento provocatorio che carico anche un'ipotesi di tracciato che, rispettando il giro di quello odierno, a mio parere fornisce qualche spunto di riflessione in più... Sono gradite critiche, insulti e commenti di vario genere...



P.S. piccola nota a margine, per due membri dell'Er Team si spalanca una carriera d'attore: per me 20" di celebrità in un'intervista a Victor Victoria, niente però al confronto con lo spettacolare esordio cine,atografico di leprotto al fianco di Jack Black...

lunedì 2 novembre 2009

Bevilonga 2009


Il felice binomio Skodeg-O Bevilonga torna a colpire! Edizione veramente speciale quella del 2009, per location, organizzazione e presenze (unica nota stonata l'assenza di ZP i cui bollettini medici sono stati esposti in segno di solidarietà in campo gara accanto ai risultati). Si comincia nel primo pomeriggio con la partita a calcio nel campo di Mezzano. Partita tesa e vibrante come vibravano i tacchetti del Tuzzi sulla gamba dell'Emi e la traversa difesa dal Bianca, a detta di pubblico e addetti stampa il migliore in campo. Trasferimento poi al bar Stella per reidratare i liquidi spesi dietro al pallone e si parte subito per la Val Noana, precisamente maso del Dalen.

La formula adottata quest'anno era una farfalla con punti a memory per un totale di sei coppie di punti. Ovviamente ogni due punti era d'obbligo l'abbeveraggio dal sempre ottimo Doff che anche quest'anno ci ha fatto annegare nel suo ottimo brulè.

Lo staff organizzativo composto dal Dalen, Manuel e Hawk

La gara, dopo qualche difficoltà tecnica nella spiegazione della formula, causata da intemperanze della folla rumoreggiante, inizia con una "mass start ciap la cart al vol nel prat" modalità approvata dall'ISSOM tre giorni fa (Dalen ipse dixit).

La gara è andata meglio del previsto, partenza in gruppo, subito vengo affiancato da Lepre che mi passa un foglio ripiegato, lo apro ed è "IL GRANDE TEST 2009 - Quanto orientista sei", grande Leprotto che si guadagna tre "dar" freschi freschi. Dopo una breve e cruenta lotta per accaparrarsi la carta appesa alla prima lanterna al secondo punto mi ritrovo da solo. Il secondo giro è semplice perchè la zona è la stessa. Dal terzo si comincia a sbuffare e le gambe sono pesanti... Il quarto è tecnico, in zona punto trovo un Tuzzi piuttosto sperso, mi schianto un ginocchio ma trovo entrambi i punti... Attimi di panico quando girando la carta la vedo imbrattata di liquido rosso: purtroppo le ottimistiche previsioni si rivelano subito false, non si tratta di sangue bensì di brulè...

Notare la classe di MicF che si era munito di cannuccia per i ristori

Il quinto giro lo faccio a rimorchio di Lepre e del Biga,tutto regolare. All'ultimo passaggio al ristoro mi dicono che sono 4°, scatenat riparto per l'ultimo giro... Da notare che per guadagnare tempo ripartivo con il bicchiere ancora mezzo pieno, camminando leggevo la carta e bevevo, purtroppo poi si poneva il problema del bicchiere... Vi dico solo che a fine gara avevo tre bicchieri accartocciati dentro i pantaloni. All'arrivo la posizione finale è 8°, grande soddisfazione! Di fare il giro bonus non se ne parla neanche.


Il gruppo Erebus: Merri, Alice, Cosimo, MT, Laura Valle del Mattino, Cracco, Leprotto e MicF

La gioia del vincitore al traguardo

Vittoria per Denny Pagliari che nella foto lo vediamo intento a ritirare il premio offerto dallo sponsor "Cippo di Minkia". Secondo per l'Emiliano, terzo per Jonni che con questo podio conferma un rientro alla grande nell'orienteering. Dopo una cena in bella compagnia trasferimento davanti al fuoco per canti e abbondanti giri di brulè.



La seconda parte della serata prevedeva danze alla Lanterna, abbiamo resistito finchè alcuni incerti individui hanno cominciato a spogliarsi e a strisciare per la pista da ballo con fare ambiguo... ;-)

Al mattino passeggiata in Calaita (idea originale), pranzo "da Marina" e rientro a Vicenza.

Foto e video su FB

mercoledì 28 ottobre 2009

Averne di amici così...

Ci sono cose che uno deve ricordare ma preferisce dimenticare, questo è quanto successo al raduno di Pievepelago dello scorso fine agosto. Questo post viene scritto con colpevolissimo ritardo rispetto all'evento ma ancora più in ritardo rispetto all'ultimo post... Questo perchè non ho poco tempo e poca voglia di scrivere più articoli per lo stesso evento, quindi come regola per il futuro troverete post nel mio blog solo quando gli eventi non riguarderanno direttamente l'Er Team, ad esempio la prossima Bevilonga... Ed è propro pensando a questo che mi sono ricordato della promessa di raccontare lo spiacevole accadimento... Dunque, si diceva Pievepelago, vista la sovvrabbondanza di birra disponibile parte l'idea di fare una ROMB (One Man Beer Realy), gentilmente Bonazz e Guizzo si rendono disponibili a tracciare e posare la gara, tre loop nella Piana di Rotari. Mass start, ad ogni cambio carta bevuta di birra, mi ritrovo subito a correre con Claudio (a proposito, auguri!!!), la crisi al primo punto è palpabile... Dopo una colossale ravanata, cui la carta imprecisa contribuisce, prendiamo un buon ritmo. Alla fine del primo giro riprendiamo Stefano e procediamo più o meno affiancati fino al terzo giro. Sfiga vuole che arrivo per primo all'ultimo cambio carta, Furia che dava una mano agli organizzatori mi passa la carta, bevo la birra e riparto tallonato da Claudio e Stefano. Noto subito qualcosa di strano, il percorso è disegnato molto male rispetto ai primi due giri, penso "Mancava una carta e hanno dovuto disegnarne una all'ultimo momento..." Partiamo quindi ancora in terzetto e facciamo i primi tre punti dell'ultimo loop, alla 4° lanterna arrivo per primo in quanto Claudio sbaglia, lo correggo e mi dirigo spedito al 5°, un angolo molto acuto... Ormai conosco i sentieri e corro veloce, però è lontano... Dietro di me nessuno, "Bene, penso... Li ho distanziati..." Arrivo in zona punto, non torna nulla: una nuova strada, vegetazione modificata, le rocce non esistono... Intanto scorrono i minuti e i dubbi diventano sospetti, quando i sospetti diventano certezza capisco l'atroce scherzo... A spron battuto rientro alla partenza, non senza prima punzonare l'ultima lanterna... Sono tutti li ad aspettarmi, non ho bisogno di indicazioni per capire che chi è il colpevole, quando arrivo urlando inizia subito a scappare, evidente indizio di colpevolezza... Tra le risate generali di tutti mi tocca fare buon viso a cattivo gioco... D'altronde Furia si sta dimostrando un ottimo allievo dell'Er Team e non possiamo certo lamentarci se questi sono i risultati...

lunedì 1 giugno 2009

Trofeo delle Regioni 2009 - la mia prima volta

Esordio personale ad un Trofeo delle Regioni, convocato sano, gareggio infortunato (calcetto, croce e delizia...) con un tallone dolorante. Prima di passare alle gare un paio di commenti su carte, terreni, tracciati e organizzazione. Terreni mooolto belli, a tratti veloci, puliti e visibili. in altre zone più dettagliati con interessanti movimenti, ottimi per una lunga distanza. Venendo ai tracciati: ieri partenza noiosa, primi 8 punti fatti in maniera piuttosto monotona, poi invece dal 9° in poi sui corre su terreni più interessanti e la gara diventa anche più divertente. Ottima prova quella di Cristellon Carlo che traccia un'ottima M21, tra scelte, punti più facili e meno, dislivello ben distribuito, aiutato dai bei terreni, consegna una gara che ricorderò come una tra le migliori corse (ovviamente parlo del gradimento, non certo del risultato). L'organizzazione invece è un buon esempio di efficienza, praticità e buon livello qualitativo (unico appunto la segnaletica, a volte disposta in maniera un pò curiosa ma sono quisquillie...). Veniamo alle gare, per esigenza di squadra deov correre le distanze più lunghe, sia al sabato che alla domenica. Il tallone dolorante consiglia prudenza e ritmi bassi, in particolare le discese sono una vera tortura, però non mi impedisce di portare a casa due gare, non memorabili per i risultati ma comunque portate a termine entrambe. Nella staffetta parto al lancio, situazione che non amo, il motivo è che il mio compagno arrriva direttamente dal Sud America, prestazione notevole quella di MicF che nonostante le 7 ore di jet lag (arrivava da Lima) e le 12 ore di viaggio, corre una buona seconda frazione rimediando parzialmente al mio mediocre lancio. Alla domenica corro incvece più tranquillo, Michael e Michele portano punti al Veneto, io corro praticamente fuori classifica e questo mi permette di godermi i 15 kmsf che ho percorso in ben 99 minuti! Parto lento e arrivo saltellando su un piede solo, ma va bene così, in gara riesco a correre piano e tanto mi basta. La gara non va male, qualche scelta da rividere, tre errori in zona punto, per il resto gara discreta...Concludo con il risultato finale che ha visto il Veneto piazzarsi alle spalle di un inarrivabile Trentino e poco avanti alla Lombardia.

giovedì 30 aprile 2009

Campionati Italiani Middle - Altipiano dell'Argentario


qualificazioni, batteria C

Credo di aver corso questi Campionati Italiani Middle solo perchè mi dispaceva perderli, terreni annunciati bellissimi e tecnici. Diciamo che se venivo solo a prendermi le carte era lo stesso. La testa era ancora in Svezia, completamente svuotat da concentrazione, adrenalina e grinta. Alcuni degli errori fatti in qualifica e in finale B sono assolutamente inconciliabili con la buona frazione corsa alla Tiomila. Complimenti al Trent-O per la organizzazione.
Ora scarico per un mese, niente gare, solo allenamenti e la preparazione degli HOP. Ci si vede al Trofeo delle Regioni o più probabilmente a Baselga per la Coppa Italia.



finale B

mercoledì 22 aprile 2009

Tiomila 2009 - il bello dell'orienteering

Non è solo per la soddisfazione di essere la prima società italiana a concludere la Tiomila (dopo la Jukola nel 2007), non è solo il fatto di aver corso una discreta 7° frazione
, non è solo il fatto di aver vinto di netto la sfida con Skodeg-O... La soddisfazione che si prova al rientro da un evento simile è la consapevolezza di aver contribuito a qualcosa di veramente grande: un gruppo che si è formato e allenato per tutto l'inverno sotto lo sguardo capace e attento del coach Cristian. Un allenatore che
ha scommesso su se stesso e su di noi, su alcuni in particolare, e che, a conti fatti ha vinto l'intera posta in palio. Sorge quindi spontaneo il ringraziamento a tutti i compagni, capitano in testa, che hanno conquistato insieme questo grande traguardo, grazie di cuore! Dopo questo incipit aulico e pieno di pathos passiamo agli aspetti più prosaici. Questa trasferta è stata una figata, ci siamo divertiti un sacco, abbiamo corso tutti e bene le nostre frazioni e abbiamo strapazzato gli amici dello Skodeg-O, meglio di cosi?!? Meglio poteva andare, ne sanno qualcosa quelli che hanno affrontato il viaggio di ritorno in furgone da Copenhagen
...

Giovedì 16 aprile 2009
Si parte in furgone da Vicenza, formazione a tridente, Cosimo e Tone attaccanti di sfondamento, Dario che rifinisce dietro le punte. Vicenza- Copenhagen in 14h.30' compreso il viaggio in traghetto da Rostock a Gedser, scopriremo poi che era andata anche troppo bene.
In Danimarca ci aspettava Antonio, ormai danese di adozione che aveva bisogno della rustica compagnia italiana per riscoprire il bello della terra natia :-) Dopo qualche ravanata in zona punto (di cui mi assumo ogni responsabilità) riusciamo ad organizzare un rendez vous e a raggiungere finalmente lo splendido attico di Antonio.

Venerdì 17 aprile 2009
Mattinata dedicata ad un allenamento in carta nei bellissimi boschi che circondano la capitale danese. Boschi pieni di caprioli e... zecche...
Per fortuna è stato proprio venerdì che ho fatto gli errori peggiori, salutare la sacrosanta lavata di capo da parte di Tone! Poi raccattiamo una parte della staffetta proveniente dall'Italia - Cris, Mariano, Nic e Andrea. Si vola ad Astorp a mollare giù i bagagli e poi direttamente in campo gara. Il primo impatto con la Tio è ancora soft, mancano ancora molte tende, molte strutture e molti orientisti, nonostante questo il colpo d'occhio è già notevole. Recuperata con qualche incertezza la busta di società e ritirate le preziosissime carte di allenamento (qui si potrebbe aprire un dibattito sul perchè per 10 carte stampate al laser su un A4 di carta NORMALISSIMA con qualche punto fisso posizionato con catarifrangenti, bisogna pagare la bellezza di 500 SEK, per una carta, tra l'altro sulla quale alcuni hanno avuto da riguardo accuratezza e precisione dell'aggiornamento).


Buono l'allenamento notturno, precisione e lentezza sono le chiavi per uscire indenni dal bosco svedese, venerdì sera ne sono uscito!

Sabato 18 aprile 2009 - Tiomila day
La giornata comincia con un alenamento facoltativo sulla carta della sera precedente, tanto per andare a rivedere le malefatte della sera prima, per gli altri ci si sposta in campo gara a preparare l'accampamento per la notte. La giornata è splendida, sole caldo, cielo terso, il dio scandinavo della metereologia ci guarda benevolo. Spettacolari i lanci delle donne e degli junior. Nel pomeriggio si ritorna agli alloggi e finalmente si comincia a pensare veramente alla notte che sta arrivando! Decisi gli aspetti logistici per i trasporti ognuno comincia rilassarsi e concentrarsi a modo suo! Verso le 19 si parte per il campo gara, iniziano i giochi. I primi staffettisti Tom, Antonio, Cris e Michele, accompagnati da me, Mariano e Nic partono per il campo gara. Man mano che ci si avvicina alla fatidica ora delle 21.30 la tensione comincia a farsi palpabile, l'aria è elettrica... Il lancio degli uomini è spettacolare! Il corridoio è stretto e il gruppo deve avanzare compatto e serrato. Sembra un essere vivente alieno che procede spedito e senza indugi verso il bosco buio. Chi ha la sfortuna di perdere la carta al lancio non dovrebbe MAI arrestarsi improvvisamente e tornare indietro per non venire travolto senza pietà... Appena scomparsi i primi frazionisti ritorniamo subito a casa, è ora anche per noi di riposare qualche ora prima delle nostre frazioni. Fruttuoso il tragitto di ritorno! Alle 3,30 suona la sveglia! E' il turno mio (7°) e di Tone (8°), ancora mezzi addormentati riusciamo a chiudere gli zaini, fare colazione e dirigerci in campo gara. Li troviamo Dario che si sta preparando per la sua frazione, è silenzioso, teso ma concentrato, neanche risponde quando gli facciamo qualche domanda; gli altri frazionisti hanno corso bene, la posizione è intorno alla 200°, distrutto Michele, 2h.34' nella notte svedese, con ripetute cadute nelle paludi e dei treni che a suo dire erano peggio di quelli di Trenitalia, e abbiamo detto tutto! Con qualche minuto di ritardo arriva anche Simone, è arrivato, tutto il resto non conta.


Dario parte, è come se iniziasse anche la mia gara! Il WT previsto dagli organizzatori è di 60'. Dario corre senza grandi treni ma di giorno, lo aspetto tra 75'- 80'. Comincio a prepararmi anche io, sono tranquillo, abbastabza rilassato. La parola d'ordine del coach è chiara e semplice: rallentare per non sbagliare, scelte sicure, soprattutto per evitare grossi errori e lasciare minuti in zona punto. Questo mi tranquillizza molto perchè so cge non andando forte posso fare bene... Comincio il riscaldamento, finalmente qualche brivido di emozione anche per me, lo speaker annuncia gli arrivi. Alcuni vengono a salutarmi in zona cambio, cerco di fargli capire con cortesia che non voglio compagnia :-) Quasi non mi accorgo quando lo speaker scandisce "TWO HUNDRED FIFTEEN" E' il mio! E' Dario! E' puntualissimo, faccio partire il cronometro e vedo arrivare il piccolo grande campione che scende come un razzo dall'ultimo punto! Mi passa la carta gli do la maglia piego la carta e comincia la mia gara...
Il tratto fettucciato per la svedese è lungo, c'è tutto il tempo per scegliere la prima tratta, un pò lunga ma c'è la strada che conduece, non c'è scelta, via sulla strada. Il primo punto è facile, arrivando però in zona punto non lo individuo immediatamente, corro enza pila e nella penombra del sottobosco i catarifrangenti servono a poco. Anche per la seconda scelta prudente, sentiero che avvicina e poi attraverso la palude. Dopo la punzonatura qualche secondo per la scelta della tratta lunga, dopo tante gare buttate via per scelte fatte sotto la linea (in attesa dei terreni scandinavi) fialmente si puà correre "under the line" o quasi. Correndo quindi lungo muretti, strade e tagli attraverso il bosco arrivo preciso in zona punto. Per la 4° il muretto a sud della linea è un utilissimo corrimano cui appoggiarsi, ancora preciso in zona punto. Sto correndo abbastanza lento e quindi la fatica non si fa ancora sentire, il dislivello non è ancora pervenuto; alla 5°. il punto TV trovo per la prima volta qualcuno che fa la mia stessa tratta, magra soddisfazione, la 6° è dietro l'angolo. Per la 7° corro insieme ad uno con il trenino stampato sulla schiena, facciamo scelte leggermente diverse ma siamo sempre in vista l'uno dell'altro. Arrivati nel dedalo di muretti sotto il punto medico lui si arresta indeciso, io punto dritto alla palude, il punto è dietro un sasso, le tracce che portano alla lanterna sono evidenti sul terreno morbido. In quella vedo il primo treno, arriva dalla mia direzione ma riparte verso un'altra diversa dalla mia, per un attimo mi faccio prendere ma subito mi devo staccare in solitaria, ii punti spettacolo sono vicini, arrivo subito alla 8°, la vedo da distante ma non mi torna tutto e perdo qualche secondo prima d decidermi di andare a punzonara. Via, per il corridoio spettacvolo, le gambe girano a mille in discesa, punzono i punti obbligati, saluto l'Emi sul ponticello e via di nuovo dentro il bosco. L'adrenalina stavolta mi gioca un brutto scherzo e la scelta che faccio per la 11° è un pò troppo larga. La 12° è un punto già visto più volte in quanto vicino alla strada, eppure ci arrivo ugualmente un poco largo. La 13° si trova la termine di un lunghissimo muretto che attraverso dei verdi abbatsanza sporchi, a questo punto la stanchezza si fa sentire, vengo superato da una balda donna di mezz'età, questo però è troppo! Rilancio in salita e la supero prima di tuffarmi nel verde. Per fortuna c'è una traccia che corre parallela al muretto, in zona punto rallento, forse troppo arrivo corto. Squilla il primo campanello d'allarme, capisco che la fine della gara è vicina, devo stringere i denti ed evitare i cali di concentrazione e gli errori per rilassamento. Ancora bene la 14, per la 15° penso di prendere la strada sulla destra, cambio subito idea e decido di aggirare il monte verde sulla sinistra. Arrivato sulla strada vorrei proseguire sotto la linea, però vedo tracce evidenti che girano sulla destra, prendo quelle, punto al ponte in mezzo alla palude ma non lo vedo, arranco un pò nella melma ma ne esco, la 15° non la vedo, vedo peròun assembramento e mi ci butto, il punto è giusto, ci siamo, ancora pochi metri, per la 16° c'è un mini trenino che sale nel bosco, faccio l'andatura e dopo aver punzonato ci dividdiamo, gli atri bassi sotto la zona sporca, io con alcuni impavidi dritto nella vegetazione bassa, cerco tracce, ci sono, non ci sono con cattiveria e rabbia accellero nello sporco. Casco letteralmente dentro l'avvallamento paludoso, la scelta bassa non ha pagato e li incontriamo che stanno ancora risalendo l'avvallamento, la gara è finita, gambe libere alla 100, scendendo nell'Arena mi sfilo la bussola, controllo il cronometro e raggiungo Tone che aspetta puntuale, gli passo la carta, è finita. è andata bene. La 7° frazione della Tiomila è una delle gare più pulite che abbia mai fattto, sempre a contatto con la carta, ho corso poco e lentamente ma sempre preciso, mi rendo conto che non sono nenahce stanco, non so se sia l'adrenalina o la lentezza ma sto bene, ho fatto la mia parte.

lunedì 30 marzo 2009

Tracciando si impara...

Come annunciato nel post precedente, come Comitato Vicentino, ho dovuto organizzare le fasi provinciali dei GSS di orienteering. Devo dire che è stata una bella sfaticata, ripagata però dal pieno successo del tutto. Persino il tempo è stato clemente e ci ha risparmiato la pioggia che tanto temevamo. Il team, come sempre affiatato e competente ha retto al'urto di quasi 600 ragazzi (?!?) che, come sempre succede agli studenteschi, tra episodi tragicomici e insegnanti "apprensivi", ha permesso di chiudere la manifestazione senza problemi. Unica pecca i tracciati: essendo la mia prima esperienza "ufficiale", credo di aver sopravvalutato le capacità di alcuni ragazzi che dell'orienteering, evidentemente, non avevano neanche mai sentito parlare (a questo proposito forse qualche insegnante dovrebbe pensare un pò di più alle convocazioni). Da parte mia cercherò in futuro di calibrare meglio le difficoltà (ironia vuole che proprio in questo weekend il nostro coach tenesse a Jesolo il corso tracciatori organizzato dalla FISO Veneto). Consolazione il fatto che non c'è stato nessun ragazzo disperso e che tutti i ragazzi che ho sentito si sono divertiti, persino quelli andati fuori tempo massimo sono arrivati altraguardo allegri e per niente demoralizzati.

Sul sito Erebus classifiche individuali e per scuole.
Una fotogallery della manifestazione.