martedì 25 marzo 2008

Ultralong a Cavedine


Come sottolineava Stegal, a volte, guardando le liste di partenza, ti si alleggeriscono molte responsabilità; questo era il mio caso per la gara di ieri, le lunghezze very long dellla formula adottata dal tracciatore Andrea Rinaldi, ha permesso si di sfruttare al meglio la parte più bella del bosco, ma ha anche fatto migrare non pochi atleti dalla MA a una comunque bella MB. Nelle condizioni di post degente in cui mi trovavo non avevo quindi molti obiettivi se non quello di portare a casa la pelle senza avere qualche crisi in gara. OBIETTIVO RAGGIUNTO!
La partenza in massa ha fatto si che il primo giro non sia avvenuto in completa solitudine come il resto della gara (interessanti alcune scelte nei primi punti tra me e Marco Costella, che per strade diverse ci portavano al punto ello stesso tempo).
Il primo giro ha fatto però anche registrare i due erori peggiori della giornata, alla 7° e alla 8°.
Il secondo giro registrava già degli scompens fisici non indifferenti, gambe dure e fiato corto hanno fatto rallentare il ritmo, in compenso ho potuto leggere un pò meglio la carta e fare scelte un pò più precise (tralasciamo l'errore di bussola alla 4°-5°).
Il terzo giro invece è cominciato subito con un errore, non tecnico ma di regolamento; la stanchezza mi ha fatto dimenticare che dovevo transitare per il punto K della svedese, io invece ho fatto una scelta bassa per i prati, che mi sembrava migliore, dimenticando completamente il rischio squalifica: ora sono a disposizione della giuria di gara, se l'ultimo arrivato desidera sporgere reclamo mi dichiaro fin da ora colpevole e disposto a cedere il penultimo posto!


Per il resto, l'ultimo giro è stata un'autentica agonia, crampi ad ogni salita e qualche errore "allucinato"... Nel complesso mi sono davvero divertito e quindi, viste le due settimane senza gare che mi attendono, ci sarà tempo per recuperare tutto.



Le tre carte della MA

Al traguardo, a premiazioni iniziate

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Cosim-O. Obiettivo raggiunto! Quando si arriva alla fine di queste gare, la classifica conta relativamente. L'orienteering è proprio questo: sei solo, e ti devi arrangiare... il fatto che alla fine ci sia anche una classifica, talvolta è proprio un fattore incidentale.
Grande grande grande!!!

Andrea Segatta ha detto...

Ciao Cosimo. Anch'io ti voglio fare i complimenti per la tua dimostrazione di tenacia nel voler concludere a tutti i costi una prova che era davvero dura e difficile. Per chi è davanti a giocarsi la vittoria è molto più facile trovare le motivazioni. Invece chi lotta prevalentemente con se stesso deve avere una grande forza interiore.
Bravo!

Cosimo ha detto...

grazie ragazzi, non sapete quanto facciano piacere i vostri complimenti... come dice il mio allenatore, il tiz "quando la gara diventa dura, pensa che anche per gli altri è altrettanto dura e quindi stringi i denti e tira avanti". ciao a tutti e alla prossima